Discorso

Conferenza stampa congiunta Cameron-Letta

Il Primo Ministro britannico David Cameron e il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta hanno tenuto una conferenza stampa congiunta a Downing Street a Londra il 17 luglio 2013. Di seguito il testo del discorso del Primo Ministro Cameron nella sua stesura originale, che potrebbe differire leggermente dalla versione effettivamente pronunciata.

Questo è stato pubblicato sotto 2010 to 2015 Conservative and Liberal Democrat coalition government
The Rt Hon Lord Cameron

È con grande piacere che do’ il benvenuto a Enrico per questa sua prima visita ufficiale a Londra.

Enrico è un amico di lunga data di questo Paese, e ha dato un contributo importante al vertice G8 del mese scorso in Irlanda del Nord.

L’Italia è tra i Paesi con cui il Regno Unito ha le relazioni più strette.

Siamo orgogliosi di essere in Afghanistan insieme alle forze armate italiane e siamo orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto insieme in Libia. Abbiamo anche dimostrato che insieme possiamo raggiungere importanti risultati a Bruxelles per migliorare il bilancio dell’UE e sostenere la crescita economica.

Ci uniscono molteplici legami commerciali, come dimostrato recentemente dal nuovo accordo per trasportare gas dal giacimento di BP in Azerbaijan a case e imprese in Italia.

Ma riteniamo di poter avere un impatto ancora più grande, ed è di questo che abbiamo parlato oggi.

Abbiamo in comune la forte ambizione di fare ancora di più per trasformare l’economia europea e creare i posti di lavoro di cui abbiamo bisogno.

I contesti con cui si confrontano Regno Unito e Italia sono diversi: l’Italia è nell’eurozona, mentre il Regno Unito non lo è, e non lo sarà. Ma mettere a posto l’economia è una priorità urgente per entrambi.

È per questo che i nostri Paesi stanno lavorando duro per fare progressi nel controllo della spesa, e così sottrarsi alla crisi del debito che fa da zavorra alle nostre economie.

Il mese scorso a Bruxelles ci siamo spesi insieme per introdurre lo stesso tipo di controlli sulla spesa UE, e siamo d’accordo sull’importanza dell’azione intrapresa per portare stabilità finanziaria nell’eurozona.

Ma sappiamo anche che è necessario lavorare ancora molto per riformare l’UE ed affrontare la crisi di competitività che impedisce all’Europa di guidare la competizione globale.

Abbiamo quindi concordato di profondere un vero impegno politico nei negoziati per aprire gli scambi commerciali europei con il resto del mondo, e in particolare nei negoziati sul libero scambio UE-USA, a cui abbiamo dato il via a Lough Erne lo scorso mese, e che potrebbero portare all’economia europea quasi 120 miliardi di sterline.

Stiamo facendo fronte comune per ridurre gli oneri dell’UE che ostacolano la crescita delle imprese e la creazione di posti di lavoro: ho voluto la creazione di una task force per le imprese per identificare le regole da eliminare o cambiare, e abbiamo deciso insieme che, sulla base di questo lavoro, svilupperemo proposte valide da sottoporre congiuntamente al prossimo Consiglio Europeo.

E insieme lavoreremo per portare al G20 e oltre le priorità del G8 su tasse, commercio e trasparenza, così che le regole dell’economia mondiale portino realmente posti di lavoro e crescita, sia per le nostre economie, sia per i Paesi in via di sviluppo.

Non sempre si parla del motore anglo-italiano in Europa. Ma ciò che emerge chiaramente dall’incontro di oggi è che i nostri due Paesi condividono fortemente l’obiettivo di riformare l’UE per renderla più aperta e competitiva; un obiettivo che è al centro del mio approccio all’UE, e che permetterà all’Europa di tornare ad essere una forza economica trainante a livello mondiale.

Credo inoltre sia essenziale ottenere la fiducia e il consenso della popolazione nei nostri rispettivi Paesi nei confronti di ciò che l’UE sta facendo.

Infine, abbiamo concordato le modalità di collaborazione tra Regno Unito e Italia per affrontare le grandi questioni di politica estera e sicurezza globale. In particolare, siamo al fianco della Libia nella sua transizione politica. Sia il Regno Unito che l’Italia stanno mantenendo gli impegni presi con il Primo Ministro libico in occasione del G8, sviluppando rapidamente programmi di addestramento per le truppe libiche, così che la Libia possa stabilizzarsi e sciogliere i gruppi di miliziani.

Pubblicato 17 July 2013
Ultimo aggiornamento 18 July 2013 + show all updates
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