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La portaerei britannica HMS Queen Elizabeth approda in Sicilia

Farà sosta ad Augusta la HMS Queen Elizabeth, la più grande portaerei della flotta britannica. Partita da Portsmouth sabato 22 maggio.

HMS Queen Elizabeth

HMS Queen Elizabeth at the Strait of Messina

  • farà sosta ad Augusta la HMS Queen Elizabeth, la più grande portaerei della flotta britannica
  • partita da Portsmouth sabato 22 maggio, la HMS Queen Elizabeth guida una flotta di 9 navi, il Carrier Strike Group (CSG), su una rotta di 26mila miglia che la porterà in 40 paesi, fino all’area dell’Indo-Pacifico
  • Al CSG si è unita nelle acque italiane la ITS Andrea Doria, per una serie di esercitazioni che rafforzano la collaborazione UK-Italia in senso bilaterale e in seno alla NATO

Augusta, 9 giugno 2021 – Sarà tra poche ore in Sicilia, nel porto di Augusta, il primo attracco della HMS Queen Elizabeth, la portaerei più grande della Royal Navy britannica. Partita da Portsmouth sabato 22 maggio e diretta nell’aria dell’Indo-Pacifico, la HMS Queen Elisabeth guida una flotta, il Carrier Strike Group (CSG), composta da sette navi e un sottomarino, e affiancata da una fregata olandese e da un cacciatorpediniere statunitense (maggiori informazioni nelle Note di seguito).

L’Italia è un partner di primo livello del Regno Unito nel settore della difesa, ambito in cui i due paesi sono alleati impegnati a sostenere i valori democratici e il sistema internazionale basato su regole condivise, con la NATO che rimane il fondamento del comune apparato di sicurezza.

La sosta in Italia avviene dopo una serie di esercitazioni bilaterali e multilaterali che hanno visto il coinvolgimento della portaerei francese FS Charles De Gaulle in acque francesi e, negli ultimi giorni, della ITS Andrea Doria della Marina Militare italiana.

L’integrazione di ITS Andrea Doria con il CSG a conclusione della NATO Ex STEADFAST DEFENDER ha dimostrato come il gruppo sia interamente “alleato per progettazione”.

In particolare, essendo Regno Unito e Italia gli unici due membri europei della NATO che opereranno jet F35B da una portaerei, l’elaborazione sia della capacità del vettore britannico Carrier Strike che della consegna della capacità dell’F-35 sul vettore italiano Cavour ha continuato ad offrire opportunità di collaborazione e di scambio reciproco.

Il capitano Angus Essenhigh, comandante della HMS Queen Elizabeth, ha cosi’ commentato:

È con grande entusiasmo che visitiamo la Sicilia. Augusta è il nostro primo approdo dalla partenza da Portsmouth. La scelta riflette gli stretti legami tra le nostre due marine, ma anche il fatto che il Regno Unito e l’Italia sono partner NATO simili, impegnati nella sicurezza nel Mediterraneo e oltre.

Sia la Royal Navy che la Marina Militare operano i caccia d’assalto di quinta generazione, entrambe dal mare. Questo ci dà l’opportunità di confronti proficui in questi giorni. Ma ci aspettiamo anche un periodo di riposo e ricreazione dopo diverse settimane di esercitazioni in mare.

Il Comandante della ITS Andrea Doria, il Capitano di Vascello Alberto Tarabotto ha dichiarato:

La Marina Militare Italiana è onorata di operare con il Gruppo portaerei dell’HMS Queen Elizabeth nella sua prima missione nel Mar Mediterraneo.

L’impiego sinergico degli assetti della Marina Militare italiana e di quelli della Royal Navy rappresenta un concreto esempio di interoperabilità tra due Paesi Alleati, che condividono un vitale interesse per il mare.

E’ un momento storico di grande rilevanza, quale espressione di capacità peculiari delle nazioni dell’Alleanza Atlantica attraverso l’applicazione del concetto di difesa integrata e sicurezza collettiva quali elementi complementari della strategia NATO.

La HMS Queen Elizabeth, l’ammiraglia della flotta britannica, è la più grande e potente nave di superficie mai costruita nel Regno Unito. Alla guida di una flotta che rappresenta il più ambizioso dispiegamento globale del Regno Unito nell’ultimo ventennio, attraverserà il Mediterraneo e il Medio Oriente per raggiungere l’Indo-Pacifico. Durante le esercitazioni effettuate in queste ultime settimane, ha dato prova di quanto siano forti i legami che uniscono il Regno Unito agli alleati, dimostrando anche la capacità di proiettare potenza militare all’avanguardia a sostegno della NATO e della sicurezza marittima internazionale.

Il Carrier Strike Group britannico fornisce rassicurazione e sicurezza concrete agli alleati del Regno Unito, ed è altresì un deterrente credibile per coloro che cercano di minare la sicurezza globale. È anche il primo Carrier Strike di quinta generazione della NATO per capacità, ed è un impegno tangibile nei valori comuni dell’Alleanza. La missione intrapresa dalla HMS Queen Elizabeth dimostra la leadership che il Regno Unito vuole svolgere all’interno della NATO e nella sicurezza europea, ed è prova tangibile della visione futura della NATO 2030 per mantenere l’Alleanza forte militarmente, rendendola più forte politicamente e adottando un approccio più globale.

Il Carrier Strike Group è inoltre un simbolo della Global Britain in azione. Come recentemente sottolineato nella Inegrated Review presentata dal Primo Ministro Boris Johnson,

i nostri avversari rappresentano una minaccia crescente per l’ordine internazionale e per i preziosi valori che sono alla base della nostra sicurezza e prosperità.

Alla vigilia della missione il Ministro della Difesa britannico Ben Wallace aveva così commentato,

Il nostro Carrier Strike Group sventolerà la bandiera della Gran Bretagna globale, proiettando la nostra influenza, segnalando il nostro potere, impegnandoci con i nostri amici e riaffermando il nostro impegno ad affrontare le sfide alla sicurezza di oggi, e domani.

Pubblicato 9 June 2021