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Women in... the Fight Against the Illegal Wildlife Trade

Il 3 marzo 2021, nella giornata internazionale della fauna selvatica, l'Ambasciata Britannica a Roma ha organizzato un webinar con rappresentanti di NGOs e diplomatiche UK.

Wildlife Day event

Si è tenuto il 3 marzo 2021, in occasione del World Wildlife Day, il webinar “Women in…the fight against the illegal wildlife trade”, donne contro il commercio illegale di fauna selvatica. Parte della serie di eventi Women in… promossa dall’Ambasciatore Jill Morris sin dal suo arrivo a Roma nel 2016, l’evento mette sotto i riflettori l’eccellenza del lavoro svolto sul campo in Paesi come Kenya, Zimbabwe, Botswana, Malawi, Uganda, Repubblica Democratica del Congo.

Tra i tanti partecipanti, a illustrare il proprio lavoro si sono succeduti i rappresentanti di organizzazioni quali il Gallmann Memorial Foundation, il Jane Goodall Institute, Save the Elephants, la Born Free Foundation, Elephant Protection Initiative, Wildlife Direct, David Shepherd Wildlife Foundation, Tikki Hywood Foundation, International Anti-Poaching Foundation, Akashinga Rangers, Lilongwe Wildlife Trust, Virunga National Park, e la Guardia di Finanza, specializzati nella lotta contro il commercio illecito di fauna selvatica.

In apertura, l’intervento dell’Ambasciatore Morris, seguito da quello di molte donne eccezionali, tra cui spiccano Kuki Gallmann e Dr. Jane Goodall.

Il commercio illegale di fauna selvatica (Illegal Wildlife Trade - IWT) è un’industria criminale sofisticata, pericolosa ed ecologicamente dannosa, che vale più di 17 miliardi di sterline l’anno e minaccia sia la fauna selvatica che le persone, minando lo sviluppo e danneggiando le comunità locali. Le reti che sostengono l’IWT sono spesso le stesse che permettono il riciclaggio di denaro, le armi, la droga e il traffico di esseri umani, compresa la schiavitù moderna, per un fenomeno che sta portando alcune delle specie più iconiche del mondo sull’orlo dell’estinzione.

L’evento di oggi si inserisce sulla scia delle priorità britanniche per la COP26, la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite, che il Regno Unito si appresta a ospitare a Glasgow nel novembre prossimo, in partnership con l’Italia.

‘Adattamento e Resilienza’ e ‘Natura’ sono infatti due delle cinque campagne prioritarie del Regno Unito per la COP26: la prima vuole promuovere un programma più intensivo di azioni, mirate a mantenere paesi, comunità e persone al sicuro dagli effetti del cambiamento climatico. La priorità della ‘Natura’ invece, si focalizza sulla conservazione delle risorse naturali che permettono alle nostre società di essere resilienti e di prosperare. ‘Natura’ riguarda la nostra Terra. L’adattamento riguarda il nostro futuro: “Una terra, un futuro”, appunto il tema della COP26 di quest’anno.

Introducendo i lavori, l’Ambasciatore Jill Morris si è detta “onorata che rinomati esperti mondiali e conservazionisti impegnati in prima linea nella lotta contro il commercio illegale di fauna selvatica abbiano accettato di illustrare il loro lavoro oggi. – L’ambasciatore ha quindi proseguito: “questo evento affronta l’empowerment delle donne e la conservazione dell’ambiente che ci circonda. Sono tantissime le donne che, con il loro lavoro e la loro passione, hanno stimolato l’immaginazione di molte generazioni, portando sotto i riflettori l’importanza di proteggere l’ambiente, la biodiversità e le specie in pericolo. Molte hanno messo - e continuano a mettere - la loro vita a rischio per preservare l’habitat naturale unico e straordinario che è il nostro pianeta, esortandoci a proteggerlo per le generazioni future, prima che sia troppo tardi.”

Kuki Gallman, nota scrittrice e ambientalista, ha così commentato: “Tutto è collegato. È cruciale che tutti noi ci assumiamo la responsabilità collettiva di fermare il commercio illegale della fauna selvatica”. Ha poi aggiunto, “L’ambiente, se gli viene data una possibilità, può ringiovanire e ristabilirsi… È estremamente importante che tutti noi sentiamo su di noi la responsabilità di fermare i crimini contro la natura”.

In un video-messaggio, il Dr. Jane Goodall, parlando della Natura e del Clima e del rapporto degli esseri umani con l’ambiente che li circonda, ha sottolineato che “solo se capiamo, ci preoccupiamo, e solo se ci preoccupiamo, possiamo aiutare. E solo se aiutiamo, tutti saranno salvati”, concludendo che “il più grande pericolo per il nostro futuro è l’apatia”.

Will Travers presidente della Born Free Foundation ha quindi concluso che “per troppo tempo abbiamo considerato il mondo naturale come una risorsa illimitata che possiamo saccheggiare a volontà.  È tempo per un reset. D’ora in poi dobbiamo proteggere e investire nella natura - poiché - la nostra vita e tutta la vita sulla Terra dipende da essa”.

Pubblicato 4 March 2021