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Decisione sulle misure di cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale

Il Ministro dell’Interno britannico ha annunciato martedì scorso (9 luglio) che il Regno Unito eserciterà il diritto di esclusione dalle misure UE di cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale per poi aderire nuovamente ad un numero ristretto di misure che garantiscono la protezione e la sicurezza del paese.

Questo è stato pubblicato sotto 2010 to 2015 Conservative and Liberal Democrat coalition government
UK to opt out of EU crime and justice measures

Una di queste misure è il mandato di arresto europeo rispetto al quale il Ministro dell’Interno britannico ha suggerito importanti clausole di tutela per chi viene sottoposto ad una richiesta di estradizione tra cui:

  • una modifica del disegno di legge sul comportamento antisociale, crimine e ordine pubblico (Anti-Social Behaviour, Crime and Policing Bill) al fine di garantire la possibilità di respingere le richieste di mandato d’arresto per crimini minori

  • l’utilizzo dell’ordine europeo di investigazione al posto del mandato di arresto europeo affinché le forze di polizia ed i procuratori possano condividere le prove senza richiedere l’estradizione di un individuo sospetto nella fase investigativa

  • una modifica della custodia cautelare, che ha tempi troppo lunghi ed è eludibile, tramite un emendamento dell’Atto di estradizione del Regno Unito (UK Extradition Act ) in modo tale che un individuo che si trova nel Regno Unito possa essere estradato con un mandato di arresto europeo solo quando lo Stato richiedente ha deciso di condannarlo (e processarlo), a meno che la presenza dell’individuo stesso non sia necessaria in base alla giurisdizione competente per prendere tale decisione.

Il governo ha intenzione di aderire nuovamente alle direttive Europol e Eurojust nei termini attuali dato che entrambe le misure sostengono un’azione coordinata nella lotta alla criminalità transnazionale, ma il Regno Unito non parteciperà invece all’istituzione della figura del Procuratore Generale europeo.

Il Ministero dell’Interno britannico ha dichiarato di aver condotto una serie di consultazioni approfondite con i dipartimenti delle forze di polizia e di aver individuato 35 misure rispetto alle quali il Regno Unito chiederà di aderire nuovamente nell’interesse nazionale.

Durante il suo intervento in Parlamento, il Ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha detto:

Per ragioni di principio, politica e pragmatismo, credo sia nell’interesse nazionale esercitare la clausola di esclusione e aderire nuovamente ad un numero più ristretto di misure che ci sostengono nella collaborazione con i nostri vicini europei nella lotta contro la criminalità organizzata. Credo inoltre che il governo debba individuare il giusto equilibrio tra il sostegno al lavoro delle forze di polizia e la tutela della tradizione delle nostre libertà. Ciò che ho illustrato oggi ci aiuterà a raggiungere entrambi gli obiettivi.

Ulteriori informazioni sulla decisione dell’opt-out sono disponibili in questa sezione.

Pubblicato 9 July 2013